Il ritorno dei cravattari, due arresti per usura, estorsione e frode

  • 11 anni fa
Due arresti e sequestro di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per circa un milione di euro.
Nella notte tra il 29 ed il 30 luglio, la Guardia di Finanza di Rimini, al termine di una complessa ed articolata attività investigativa, ha tratto in arresto un cinquantatreenne di origine campana pluripregiudicato e un cinquantunenne ex-promotore finanziario di origini calabresi, entrambi residenti a Rimini, resisi responsabili in concorso tra loro e con altri indagati, dei reati di usura, estorsione, abusiva attività finanziaria ed intestazione fittizia di beni. Le indagini hanno consentito di raccogliere numerosi elementi a carico di tutti gli indagati, ai quali sono stati sequestrati, nelle città di Rimini e Riccione, beni mobili ed immobili, quote societarie ed autovetture, oltreché disponibilità finanziarie per circa un milione di euro. Accertati i fatti sono scattate le ordinanze di custodia cautelare in carcere, nonché i provvedimenti di sequestro preventivo nei confronti degli indagati. Le indagini, eseguite dalla Guardia di Finanza di Rimini, si riferiscono a fatti avvenuti nel 2009/2010 e sono scattate subito dopo la denuncia di un soggetto che, dopo aver ricevuto un prestito per circa 1,5 milioni di euro per l'acquisto di una società immobiliare, si era trovato nell'impossibilità di pagare le obbligazioni assunte a causa dell'applicazione di interessi usurari nella misura del 70/80% annuo.
Nel servizio interviene il Comandante provinciale della Gdf di Rimini Mario Venceslai.

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