Il Qatar avrebbe pagato funzionari Fifa per i mondiali 2022

  • 10 anni fa
Il Qatar avrebbe pagato l’equivalente di oltre 3 milioni e mezzo di euro di mazzette ai funzionari della Fifa per assicurarsi i Mondiali di calcio del 2022.

La Federazione internazionale torna nell’occhio del ciclone dopo lo scoop del Sunday times. Il giornale domenicale britannico ha ottenuto milioni di documenti segreti – email, lettere e bonifici bancari – che sarebbero la prova dell’avvenuta corruzione. Al centro dello scandalo, l’ex vice presidente della Fifa, Mohamed Bin Hammam.

Bin Hammam era stato già bandito dal mondo del calcio internazionale nel 2011, sempre per via di sospetti di corruzione, un affare di compravendita di voti in vista delle presidenziali dell’organizzazione.

Tuttavia la decisione era stata annullata l’anno successivo per insufficienza di prove.

La Fifa lo aveva di nuovo estromesso nel 2012 per ‘conflitto di interessi’, visto che aveva assunto la presidenza della Confederazione calcistica asiatica.

Nel marzo 2014 la stampa parla ancora di Bin Hammam. Una società a suo nome fa versamenti all’ex vice-presidente Fifa Jack Warner per più dell’equivalente di 1,2 milioni di euro. Poco dopo il Qatar conquista il diritto di ospitare la Coppa del Mondo 2022.

Il Qatar e Bin Hammam hanno sempre strenuamente negato ogni addebito, ma, secondo le email ottenute dal Times, Bin Hammam avrebbe pagato funzionari del calcio in Africa per ottenere il loro sostegno a favore del Qatar.

La scelta del Qatar era stata fatta nel 2010, sbaragliando il concorrente più accreditato, gli Stati uniti.

Allora tutti si erano domandati come fosse possibile giocare al calcio d’estate in un paese in cui le temperature arrivano ai 50°.

Ci sono state poi le polemiche sulla costruzione degli stadi, realizzati ingaggiando lavoratori immigrati in condizioni che sono state difnite da molti commentatori al limite dello schiavismo moderno.

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