Clima: pianeta vicino al punto di non ritorno, "il tempo sta scadendo"
  • 9 anni fa
Una zona umida nel Gansu, in Cina, si trasforma in deserto. È solo uno degli effetti del cambiamento climatico che rischiano di estendersi con l’accelerazione del riscaldamento globale. La temperatura media del pianeta è aumentata di 0,85 gradi centigradi tra il 1880 e il 2012, una velocità senza precedenti.

Le concentrazioni di gas a effetto serra nell’atmosfera hanno raggiunto il livello più alto mai registrato.

E gli esperti delle Nazioni Unite, riuniti domenica scorsa a Copenhagen per parlare di cambiamenti climatici, hanno elaborato un nuovo allarmante rapporto.

“Il tempo a disposizione sta scadendo, il margine di azione è davvero sottile – sostiene Rajendra Pachauri, direttore dell’organizzazione internazionale sul cambiamento climatico – Se si guarda al consumo complessivo di anidride carbonica per evitare che la temperatura non salga di oltre 2 gradi celsius entro la fine di questo secolo, ne abbiamo già esaurito una parte significativa”.

Per restare sotto la soglia dei due gradi, le emissioni globali di gas a effetto serra dovranno essere ridotte del 40-70% tra il 2010 e il 2050, e scomparire completamente entro il 2100, dicono gli scienziati.

Rinunciare alle energie fossili per passere a quelle rinnovavibili senza ostacolare la crescita è possibile secondo gli esperti.

Non sono dello stesso avviso le compagnie petrolifere. Qui ad Alberta, in Canada, costruiranno un oleodotto che attraverserà gli Stati Uniti e raggiungerà il Golfo del Messico.

“Il petrolio ha creato uno stile di vita e una qualità di vita in Nordamerica che non è seconda a nessuno – sostiene Al Reid, portavoce della compagnia petrolifera Cenovus -così come è fatto che in Europa occidentale e pensiamo che ciò continuerà a lungo”.

Il gasdotto passerà attraverso queste fattorie in Nebraska. È una delle costruzioni più controverse nella storia degli Stati Uniti. Una patata bollente per il presidente Obama – firmatario del progetto – perché molti contadini si sono rifiutati di vendere le loro terre.

Come Meghan et Rick Hammond, che da sei anni rispediscono al mittente offerte da capogiro: “La nostra generazione è cresciuta con Kennedy e ricordo quando lui diceva di fare del mondo un posto migliore, di fare la propria parte per lasciare il mondo come un posto migliore – dice Rick – A questo punto, con il riscaldamento globale, voglio solo che sia vivibile”.
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