Napoli Teatro Festival - In scena Miss Julia (23.06.15)
- 9 anni fa
http://www.pupia.tv - August Strindberg approda al Napoli Teatro Festival Italia e per l’occasione parla sud americano.
La Signorina Julie, noto testo del drammaturgo svedese, racconta il conflitto fra i sessi e la spietata lotta tra la borghesia nascente e la vecchia aristocrazia della Svezia del 1988.
L’allestimento andato in scena alla Galleria Toledo, curato dal regista Lorenzo Montanini, trasferisce la vicenda della signorina Julia e del suo servo Juan dal paese scandinavo all’America latina dei giorni nostri. Durante la notte del 15 agosto, il servo e la padrona si incontrano eliminando le differenze di classe, età e potere rendendo possibile un incontro più umano.
Ma la relazione tra i due è impossibile, e Julia se ne rende conto la mattina successiva marcando la differenza tra i due. Nel riadattamento bilingue di Lorenzo Montanini, l’ulteriore barriera linguistica, lei inglese lui spagnolo, serve a ricordare ancora una volta l’impossibilità che si realizzi la relazione tra i due. Barriera linguistica presente anche nella compagnia che ha inscenato miss Julie, ma che non sembra averne impedito il successo come spiegalo stesso regista.
Al Napoli Teatro Festival Italia arriva anche la coreografa belga Michele Noiret e il suo Radioscopies. Presentato per la prima volta in Italia, il cortometraggio scenico costruito su passi di danza e cinema, prende spunto da un’intervista radiofonica di Jacques Chancel all’autore belga Conrad Detrez.
Lo spettacolo è quindi un’immersione nella conversazione tra i due fino a svelare universi nascosti, evocando le molteplici personalità di cui ogni essere umano è composto. (23.06.15)
La Signorina Julie, noto testo del drammaturgo svedese, racconta il conflitto fra i sessi e la spietata lotta tra la borghesia nascente e la vecchia aristocrazia della Svezia del 1988.
L’allestimento andato in scena alla Galleria Toledo, curato dal regista Lorenzo Montanini, trasferisce la vicenda della signorina Julia e del suo servo Juan dal paese scandinavo all’America latina dei giorni nostri. Durante la notte del 15 agosto, il servo e la padrona si incontrano eliminando le differenze di classe, età e potere rendendo possibile un incontro più umano.
Ma la relazione tra i due è impossibile, e Julia se ne rende conto la mattina successiva marcando la differenza tra i due. Nel riadattamento bilingue di Lorenzo Montanini, l’ulteriore barriera linguistica, lei inglese lui spagnolo, serve a ricordare ancora una volta l’impossibilità che si realizzi la relazione tra i due. Barriera linguistica presente anche nella compagnia che ha inscenato miss Julie, ma che non sembra averne impedito il successo come spiegalo stesso regista.
Al Napoli Teatro Festival Italia arriva anche la coreografa belga Michele Noiret e il suo Radioscopies. Presentato per la prima volta in Italia, il cortometraggio scenico costruito su passi di danza e cinema, prende spunto da un’intervista radiofonica di Jacques Chancel all’autore belga Conrad Detrez.
Lo spettacolo è quindi un’immersione nella conversazione tra i due fino a svelare universi nascosti, evocando le molteplici personalità di cui ogni essere umano è composto. (23.06.15)