Santa Maria CV (CE) - I voti della camorra, arrestato ex assessore Salzillo (06.04.16)
- 8 anni fa
http://www.pupia.tv - Santa Maria CV (Caserta) - Alfonso Salzillo, ex assessore e consigliere del Comune di Santa Maria Capua Vetere è stato arrestato mercoledì mattina dai carabinieri con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso e corruzione elettorale finalizzata a favorire il clan dei casalesi.
Il provvedimento, emesso dal gip di Napoli su richiesta della Procura antimafia, arriva all’esito di un’indagine svolta tra il 2014 e l’agosto 2015, supportata dalle dichiarazioni di alcuni pentiti che hanno indicato l’ex amministratore comunale come referente nei rapporti tra la Pubblica amministrazione e la fazione Schiavone, guidata da Nicola Schiavone, figlio del capocosca Francesco “Sandokan”.
Secondo quanto accertato dagli investigatori, Salzillo avrebbe informato il clan sull’apertura di nuovi cantieri a Santa Maria Capua Vetere per consentire la formulazione di richieste estorsive; si sarebbe prestato, nell’interesse del clan, a cambiare assegni bancari per impedire la ricostruzione della loro illecita provenienza; alle amministrative del 2011, quando era candidato consigliere, per ottenere il voto elettorale avrebbe promesso, a due esponenti del clan, la somma di 30mila euro in cambio di appoggio.
I carabinieri hanno anche sottoposto a sequestro un’attività commerciale nel settore caseario a Curti (Caserta) e a Ischia (Napoli), oltre a due appartamenti, un fabbricato rurale, un terreno e titoli di credito e rapporti bancari, tutti riconducibili all’indagato, per un valore di circa 600mila euro. (06.04.16)
Il provvedimento, emesso dal gip di Napoli su richiesta della Procura antimafia, arriva all’esito di un’indagine svolta tra il 2014 e l’agosto 2015, supportata dalle dichiarazioni di alcuni pentiti che hanno indicato l’ex amministratore comunale come referente nei rapporti tra la Pubblica amministrazione e la fazione Schiavone, guidata da Nicola Schiavone, figlio del capocosca Francesco “Sandokan”.
Secondo quanto accertato dagli investigatori, Salzillo avrebbe informato il clan sull’apertura di nuovi cantieri a Santa Maria Capua Vetere per consentire la formulazione di richieste estorsive; si sarebbe prestato, nell’interesse del clan, a cambiare assegni bancari per impedire la ricostruzione della loro illecita provenienza; alle amministrative del 2011, quando era candidato consigliere, per ottenere il voto elettorale avrebbe promesso, a due esponenti del clan, la somma di 30mila euro in cambio di appoggio.
I carabinieri hanno anche sottoposto a sequestro un’attività commerciale nel settore caseario a Curti (Caserta) e a Ischia (Napoli), oltre a due appartamenti, un fabbricato rurale, un terreno e titoli di credito e rapporti bancari, tutti riconducibili all’indagato, per un valore di circa 600mila euro. (06.04.16)