Gianni Morandi - C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones (cover)

  • 8 anni fa
Si tratta di una canzone scritta da Franco Migliacci e Mauro Lusini per il testo e dal solo Lusini per la musica, e presentata da Morandi al Festival delle Rose 1966 in abbinamento con la versione dell'autore. Successivamente all'esibizione di Morandi e Lusini al Festival Delle Rose, la RCA Italiana ritira il disco interpretato da Morandi dalla vendita sostituendolo con uno dalla copertina, numero di catalogo e lato B identico al precedente e con l'abituale arrangiamento, sempre di Morricone, che possiamo oggi ascoltare nelle compilation di Morandi, con un genere meno beat, più melenso e con l'introduzione dell'armonica a bocca non presente nell'arrangiamento precedente. I due dischi si differenziano per il numero della matrice impresso sul vinile. La prima edizione, più rara e ricercata dai collezionisti del vinile, recava il numero di matrice RKAW 23327, quella successiva RKAW 23363. Oltre alle due versioni del 1966 ne esiste una terza, sempre cantata da Gianni Morandi ma nel 1998. Questa versione è inclusa nell'album 30 volte Morandi.
Oltre all'incisione di Lusini, uscita in contemporanea con quella di Morandi nel 1966, il brano è stato interpretato in seguito in Italia da Lucio Dalla, da Fiorello, che nel 1992 la inserisce nell'album Nuovamente falso, imitando la voce di Morandi e da Claudio Baglioni. Il brano è stato inciso da vari artisti stranieri: JAON BAEZ ha cantato il brano in italiano, e una versione tradotta in portoghese (dal titolo Era um Garoto que Como Eu Amava os Beatles e os Rolling Stones) è stata portata al successo in Brasile dalle bande Os Incríveis nel 1968, Engenheiros do Hawaii nel 1990 e KLB nel 2007. In Grecia venne ripresa lo stesso anno dal gruppo dei We Five (in cui militava un giovanissimo DEMIS ROUSSOS) tradotta in greco Kapoio agori opos ego latreve. "C'era un ragazzo che come me amava i Beatles ed i Rolling Stones" fu inoltre molto popolare nell'URSS, dove fu tradotta in russo e resa famosa nel 1968 dal gruppo sovietico "Poyushchiye Gitary", col titolo: " byl odin paren", e nello stesso anno Boris Godjunov, cantante bulgaro, la adattò nella sua lingua (canzone presente nel lato A del suo EP, in cui sono raccolte altre cover di famosi brani internazionali).

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