Nato: il futuro dell'Alleanza atlantica visto dall'ex Cortina di ferro

  • 8 anni fa
Questo oggi può sembrare un paesaggio tranquillo, ma per oltre 40 anni, durante la guerra fredda, era stato individuato come il campo di battaglia potenziale per lo scoppio della terza guerra mondiale. Veniva chiamato il Varco di Fulda.

Ricarda Steinbach è direttrice del memoriale intitolato a questo antico avamposto chiamato Punto Alpha: “Siamo nel punto più caldo della storia tedesca e della storia europea. Guardate questa torre. Qui erano accampate le truppe di frontiera della Repubblica democratica tedesca – ricorda la direttrice del memoriale – Il confine era proprio lì, dove c‘è questa polo bianca. Restando in piedi, ti ritrovavi faccia a faccia con l’altro soldato: le truppe della NATO e quelle del patto di Varsavia erano distanti due metri, proprio in questo punto”.

Il timore era che le truppe sovietiche invadessero la Germania occidentale e che le truppe della NATO a guida statunitense, circa 400 mila, rispondessero con azioni di ritorsione.

La paura più grande era legata all’uso delle armi nucleari che sarebbero risultate devastanti non solo per la Germania, ma per tutta l’Europa occidentale.

Questo, naturalmente, non è mai successo.

Ma quasi 27 anni dopo il crollo della cortina di ferro, questo monumento serve a ricordare la presenza americana di un tempo e la gratitudine di molti verso i militari americani pronti a difendere l’Europa.

Renate Stieber è stata ufficiale per gli affari pubblici con le truppe degli Stati Uniti per 24 anni. Durante quel periodo, era qui quasi ogni giorno.

“Ho visto anche Bush, Gorbachev e Kohl”, dice.

“Quali ricordi affiorano quando si torna qui?”, chiede la giornalista di euronews, Valerie Zabriskie.

“Mi ricorda il dovere compiuto dai soldati americani qui, nella torre per esempio. Quelli che pattugliavano la zona per ventiquattro ore – aggiunge l’ex ufficiale di collegamento con l’esercito Usa – E il loro contributo alla nostra pace e alla libertà. Finché erano qui, gli occidentali dormivano tranquilli la notte”.

Ma con gli occhi del mondo incollati su quest’uomo, dormire bene la notte può risultare un po’ più difficile.

Donald Trump non fa segreto che, quando si parla di sicurezza, l’Europa debba fare di più: “Farò una lunga dichiarazione sulla NATO, parlando del fatto che molti Paesi non stanno pagando la loro quota – dice il miliardario newyorkese – Questo significa che noi li proteggiamo e loro ottengono tutta la protezione necessaria dalle tasche degli Stati Uniti. Io sono contrario. O pagano quello che è dovuto, anche per il passato, o devono uscire dalla NATO. E se la NATO si scioglie, pazienza”.

Per Trump è tempo di riscossione per tutti gli anni durante i quali gli Stati Uniti hanno messo al riparo l’Europa nel periodo della Guerra Fredda.

Il candidato alla casa Bianca ha criticato il fatto che solo 4 dei 28 Paesi membri della NATO versano il 2 per cento del loro PIL nella difesa comune. Ma qual è l’opinione degli alleati europei su questo punto? E su di lui?

“Qui a Be

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