Era del disagio, 6 italiani su 10 convivono con problemi psicologici

  • 7 mesi fa
Roma, 9 ott. (askanews) - Il 60,1% degli italiani convive da anni con uno o più disturbi della sfera psicologica. Ne soffrono di più le donne (65%) e i giovani della Generazione Z (75%, con punte addirittura dell'81% nel caso delle donne). È la drammatica fotografia del nostro Paese scattata dall'INC Non Profit Lab, il laboratorio dedicato al Terzo Settore di INC - PR Agency Content First, attraverso la ricerca "L'era del Disagio", realizzata, in collaborazione con AstraRicerche, tra gli italiani e le Organizzazioni Non Profit con il patrocinio di RAI Per la Sostenibilità-ESG e presentata presso la sede Rai a Roma. "E' difficile trovare un giovane o un non ancora trentenne che non abbia problemi di carattere psicologico. E questo è un problema per la società, perché se i giovani non stanno bene è la nostra società a non stare bene", spiega Paolo Mattei Vicepresidente INC.I sei problemi più ricorrenti di cui riferiscono di aver sofferto gli intervistati sono: i disturbi del sonno (32%), varie forme d'ansia (31,9%), stati di apatia (15%), attacchi di panico (12,3%), depressione (11,5%) e disturbi dell'alimentazione (8,2%). A questi disturbi gli italiani reagiscono con un preoccupante "fai da te". "I giovani soprattutto - aggiunge Mattei - tendono a non fare nulla, cercano di risolvere da soli il problema, si rivolgono ai familiari o agli amici. Solo uno su cinque si rivolge a un medico specialista o generico e ancora più preoccupante il 27% assume degli psicofarmaci senza prescrizione medica".Le cause percepite da parte di chi soffre di questa condizione, vedono al primo posto la preoccupazione per un mondo che sta cambiando in peggio (guerra, povertà, inflazione, crisi climatica, emergenza sanitarie etc.) per il 35,1% del campione. A seguire due diverse forme di difficoltà a relazionarsi con il mondo, molto sentite soprattutto dai giovani della Generazione Z: chiusura in sé stessi (34,1%) e difficoltà a relazionarsi con gli altri (25,1%).Quali gli strumenti per superare tali disagi? "Le risposte sono la strutturazione di servizi che non siano spot ma integrati strutturalmente in tutte le scuole, di ogni ordine e grado, e anche nella sanità con servizi psicologici e figure professionali dedicate a stare più vicino al territorio", afferma Pierluigi Policastro Presidente Società Italiana Psicologi.Presenti all'incontro anche Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Fondamentale il ruolo della Rai. "Sono molti i segni di attenzione Rai. Oggi qui vogliamo capire insieme all'associazionismo come fare altri tratti di strada insieme", conclude Roberto Natale Direttore di Rai Per la Sostenibilità-ESG.

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