A Cannes arriva la sezione "Immersive", per un'esperienze collettiva

  • l’altro ieri
Cannes (Francia), 15 mag. (askanews) - Con otto anni di ritardo rispetto alla Mostra di Venezia, anche al Festival di Cannes da quest'anno c'è una sezione dedicata alla realtà virtuale. Elia Levasseur è il Project Director della sezione Cannes Immersive, al debutto, uno spazio dedicato al mondo immersivo e un laboratorio sull'evoluzione del racconto cinematografico. Sono state selezionate opere molto diverse, ha raccontato, per rappresentare un vasto scenario di applicazioni di queste nuove tecnologie narrative."La particolarità di questa prima edizione sono la natura collettiva e le installazioni con cui sono introdotte o accompagnate le opere. Per noi era importante che rispettassero questa caratteristica della collettività perché ci sembrava che in un festival importante come Cannes potessero attrarre di più l'audience tradizionale, abituata a condividere le emozioni dopo l'esperienza al cinema. Inoltre ci interessava sfatare il falso mito dell''isolamento immersivo' come avviene ad esempio per un videogioco"."Quello che vogliamo fare è evangelizzare il pubblico tradizionale del festival - ha aggiunto - penso sia importante presentare questi film per raggiungere anche persone non abituate a questo tipo di esperienze".Con il sostegno del CNC, il Centro Nazionale per il Cinema e l'immagine in movimento, nella sezione ci sono appunto opere immersive, collettive e interattive che utilizzano realtà virtuale, realtà aumentata e altre tecnologie all'avanguardia per trasgredire la narrazione convenzionale e trasportare il pubblico in altri mondi, narrazioni ed epoche. Otto le esperienze in competizione che si contenderanno il premio per la Migliore Opera Immersiva che vuole celebrare la creatività e l'innovazione degli artisti immersivi.Un progetto che andrà oltre il Festival. Il Marché du Film continuerà a esplorare gli aspetti commerciali e tecnici del settore immersivo attraverso conferenze, tavole rotonde, dimostrazioni ed eventi di networking professionale durante tutto l'anno. "Una delle idee che abbiamo - precisa Levasseur - per risolvere il problema della distribuzione delle opere di questo tipo è mettere in moto una macchina itinerante che permetterà più facilmente alla gente comune di accedervi e, possibilmente, di avviare un mercato e quindi generare guadagni per gli autori".Materiali video e intervista di Federica Polidoro

Consigliato