Ruoppolo Teleacras - Operazione "Scorpione"
- 11 anni fa
Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento del 5 novembre 2009. Imposizione di lavoro o furti pilotati nei cantieri. Blitz antimafia ed antiracket della Squadra mobile e della Procura di Caltanissetta. 8 arresti a Gela. (per il video in Alta qualità clicca su HQ in basso a destra dello schermo).
Ecco il testo:
Salvatore Tomasi, nato nel 1956, è stato un imprenditore. Lavora a Gela. Ha vinto un appalto per le opere di urbanizzazione della zona di espansione, tra le contrade "Marchitello" e "Catania - Casciana". Poi, l' 11 dicembre del 2003, si dissolve nel nulla. Nessuna traccia. "Chi lo ha visto ?" : lo domanda anche Rai 3. Poi il cadavere è scoperto annegato, restituito dal mare, sulla spiaggia di contrada "Manfria", a Gela. L' inchiesta. Le indagini della Procura di Caltanissetta, capeggiata da Sergio Lari, della Squadra mobile nissena, agli ordini di Giovanni Giudice, e del Commissariato di Polizia di Gela. Oggi scatta il blitz cosiddetto "Scorpione" , 8 arresti. Associazione mafiosa ed estorsione. In carcere presunti affiliati ai clan di Cosa nostra e della Stidda gelese. Nel mirino del racket sarebbero state le imprese, almeno una ventina di Cooperative edilizie, che tra il 1995 ed il 2006 sono state impegnate a Gela nella costruzione di complessi residenziali, tra villette e palazzine, per centinaia di appartamenti, a nord - est del centro abitato. Il pizzo, quasi come lo scorpione che si mimetizza e si nasconde prima di pungere ed avvelenare, avrebbe assunto diverse forme. Ad esempio, sarebbe stato rubato materiale edile. Poi, per ritrovarlo, sarebbero stati chiesti soldi. Poi, gli indagati avrebbero imposto l' assunzione di amici degli amici, impiegati spesso come guardiani dei cantieri, con stipendi tra 800 e 3mila euro al mese, a secondo dell' importo dei lavori. Gli arrestati sono i gelesi Salvatore Burgio, 43 anni. Francesco Morteo, 45 anni. Enrico Maganuco, 46 anni. Vincenzo Gueli, 44 anni. Francesco Giovane, 23 anni. Giuseppe Alferi, 46 anni. Nunzio Alferi, 22 anni. E Giuseppe Claudio Alfieri, 29 anni.
Ecco il testo:
Salvatore Tomasi, nato nel 1956, è stato un imprenditore. Lavora a Gela. Ha vinto un appalto per le opere di urbanizzazione della zona di espansione, tra le contrade "Marchitello" e "Catania - Casciana". Poi, l' 11 dicembre del 2003, si dissolve nel nulla. Nessuna traccia. "Chi lo ha visto ?" : lo domanda anche Rai 3. Poi il cadavere è scoperto annegato, restituito dal mare, sulla spiaggia di contrada "Manfria", a Gela. L' inchiesta. Le indagini della Procura di Caltanissetta, capeggiata da Sergio Lari, della Squadra mobile nissena, agli ordini di Giovanni Giudice, e del Commissariato di Polizia di Gela. Oggi scatta il blitz cosiddetto "Scorpione" , 8 arresti. Associazione mafiosa ed estorsione. In carcere presunti affiliati ai clan di Cosa nostra e della Stidda gelese. Nel mirino del racket sarebbero state le imprese, almeno una ventina di Cooperative edilizie, che tra il 1995 ed il 2006 sono state impegnate a Gela nella costruzione di complessi residenziali, tra villette e palazzine, per centinaia di appartamenti, a nord - est del centro abitato. Il pizzo, quasi come lo scorpione che si mimetizza e si nasconde prima di pungere ed avvelenare, avrebbe assunto diverse forme. Ad esempio, sarebbe stato rubato materiale edile. Poi, per ritrovarlo, sarebbero stati chiesti soldi. Poi, gli indagati avrebbero imposto l' assunzione di amici degli amici, impiegati spesso come guardiani dei cantieri, con stipendi tra 800 e 3mila euro al mese, a secondo dell' importo dei lavori. Gli arrestati sono i gelesi Salvatore Burgio, 43 anni. Francesco Morteo, 45 anni. Enrico Maganuco, 46 anni. Vincenzo Gueli, 44 anni. Francesco Giovane, 23 anni. Giuseppe Alferi, 46 anni. Nunzio Alferi, 22 anni. E Giuseppe Claudio Alfieri, 29 anni.