F1, GP Germania 2011: Nurburgring, il giro di pista dal punto di vista delle gomme

  • 13 anni fa
NURBURGRING - Il Nurburgring richiede livelli di carico aerodinamico ragionevolmente elevati, soprattutto per ridurre al minimo gli effetti del sottosterzo nelle curve ad alta velocità. Tuttavia, è un circuito non particolarmente severo sugli pneumatici, se vengono gestiti in modo appropriato e se la monoposto ha il giusto assetto. A differenza di molti altri tracciati, qui in curva i piloti possono seguire una varietà piuttosto ampia di traiettorie.

La prima zona di frenata severa è all’entrata del complesso, in fondo al rettilineo di partenza-arrivo. Gli pneumatici assorbono tutta l’energia prodotta nel processo di frenata. In accelerazione in uscita dalla prima curva stretta, il retrotreno della monoposto può scodare, stressando in modo particolare gli pneumatici posteriori – che devono garantire una combinazione di grip e trazione in una delle parti più tecniche del tracciato, cruciale per ottenere un buon tempo sul giro.

Uscendo dal complesso, i piloti accelerano fino alla marcia più alta prima di un’altra frenata severa prima delle curve 5 e 6: entrambe in discesa, sinistra-destra, che fanno perdere grip all’anteriore. Il pilota deve quindi andare a cercare aderenza sul cordolo esterno, sfruttandolo al massimo mentre percorre la curva.

All’ingresso della curva 7, una forte decelerazione produce una forza longitudinale di 5G che trasferisce molta energia agli pneumatici. L’anteriore sinistro lavora a un angolo di scivolamento elevato per compensare il camber insolito del circuito, assicurando la massima precisione e riducendo gli effetti del sottosterzo.

Leggi tutto su http://www.422race.com

Consigliato